venerdì 21 marzo 2014

Cassazione shock: «Commette reato chi espone frutta e verdura all’aperto»

VIETARE LA VENDITA DI FRUTTA E VERDURA ALL'APERTO SIGNIFICA DISTRUGGERE I MERCATI RIONALI, ai quali prendono parte anche numerosi piccoli agricoltori: chiuderli significherebbe - oltre che lasciare senza lavoro decine di migliaia di persone - lasciare il mercato dell'ortofrutta nelle mani della grande distribuzione: l'ennesimo regalo alle multinazionali proprietarie dei supermercati

Redazione Informatitalia

Articolo di lostrillonenews.it
Con la crisi se ne notano anche più di prima agli angoli delle strade, ma secondo la Cassazione – espressasi sul punto lo scorso febbraio – chi espone frutta e verdura all’aperto è passibile di condanna penale e di relativa ammenda per il reato di cattiva conservazione degli alimenti. Se in Italia non vige il precedente vincolante per gli altri giudici, le pronunce della suprema corte assumono in ogni caso una rilevanza preminente, essendo tese a garantire l’uniformità del diritto nazionale. Se è successo una volta, quindi, che un fruttivendolo sia stato condannato per aver esposto la mercanzia all’aperto, mancando di proteggerla da agenti atmosferici e inquinanti, potrebbe accadere altre volte.

Tutto parte dalla vicenda di un commerciante di Pomigliano D’Arco (Napoli), condannato a seguito di controllo delle forze dell’ordine dal tribunale di Nola per aver messo in vendita tre cassette di ortaggi tenute, per l’appunto, all’aperto. Il caso ha seguito le normali tappe processuali ed è poi approdato in Cassazione. L’esercente, tra gli altri, aveva addotto come motivo del ricorso il fatto che il tribunale avesse fondato la decisione sulle semplici dichiarazioni dei testimoni  senza aver effettuato accertamenti tecnici sullo stato di conservazione degli alimenti. I giudici supremi, però, hanno stabilito che il reato si configura a prescindere ed è un cosiddetto reato di pericolo (per la salute dei consumatori) e non di danno effettivamente procurato: in pratica, la mera esposizione di frutta e verdura agli eventuali agenti patogeni ne comporta la sussistenza.
Conseguenza dell’interpretazione normativa offerta dalla Corte è quindi il divieto di esporre merce all’aperto, conseguenza da non sottovalutare e per comprendere di cosa si parla, è sufficiente lanciare uno sguardo attorno: quasi in ogni ci s’imbatte, se non in un fruttivendolo, in un ambulante – autorizzato o meno – con tanto di motoape, carretto o banco-vetrina, rigorosamente all’aperto.


Fonte: http://www.lostrillonenews.it/2014/03/18/la-cassazione-commette-reato-chi-espone-frutta-e-verdura-allaperto

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